Comunicato Stampa 

18 marzo 2021

La pandemia colpisce anche il mercato delle armi?

La pandemia ha avuto come effetto collaterale anche quello di rallentare i commerci mondiali di armamenti nel quinquennio 2016-2020. Questo è quanto emerge dal recente rapporto del SIPRI, che però rileva anche la crescita dell’export di paesi come Stati Uniti, Francia e Germania.

In particolare Washington continua ad essere il leader mondiale con quasi un quarto della quota di mercato, a fronte di un ridimensionamento notevole dell’export russo. Appare però preoccupante il flusso costante di questi armamenti verso molti paesi in guerra o regimi dove non vengono rispettati i diritti umani.

Il rapporto SIPRI rileva tra l’altro che le esportazioni italiane di armamenti continuano ad essere indirizzate verso paesi come l’Egitto o la Turchia o l’Arabia Saudita, i cui regimi notoriamente non brillano dal punto di vista democratico e fanno un uso disinvolto della violenza sia a livello interno sia esterno.

L’instabilità di molte aree, in primis quella mediorientale, funge catalizzatore per il flusso di armamenti e di munizioni, che vanno ad aggravare crisi e conflitti che, tra l’altro, provocano vittime nella popolazione civile, costretta pertanto ad esodi di massa, come nel caso siriano.

Né va dimenticato che le analisi del SIPRI riguardano i maggiori sistemi d’arma (aerei, mezzi corazzati, navi, artiglieria ecc.) e non le armi piccole e leggere (pistole, fucili, mitra, mitragliatrici ecc.) che sfuggono al monitoraggio e che comunque, con le relative munizioni, rappresentano un volume d’affari annuale di circa 10 miliardi di dollari, secondo lo Small Arms Survey. A tutti questi dati, poi, vanno aggiunti i traffici clandestini, che costituiscono un’ulteriore piaga.

Per sapere se il fenomeno pandemico avrà ulteriori conseguenze negli anni successivi o invece sarà limitato nel tempo consentendo un’ulteriore ripresa delle esportazioni, dovremo attendere gli anni venturi.

Un dato, però, è certo: le norme nazionali (185/90 nel caso italiano) e internazionali dell’Arms Trade Treaty non sembrano essere in grado di regolare adeguatamente il settore e le conseguenze sono, purtroppo, visibili a tutti.

 

Maurizio Simoncelli

 

Link alla scheda sintesi dei dati SIPRI 2021 curata da Archivio Disarmo  -