Apprendiamo con dolore la notizia della morte di Falco Accame, da noi conosciuto negli anni ’70 quando con Alberto Tridente, allora Segretario nazionale della Federazione Lavoratori Metalmeccanici, insieme a un gruppo di studiosi ed esperti aveva avviato un importante lavoro di ricognizione e analisi dell’industria italiana degli armamenti e, da deputato del gruppo socialista, aveva presentato una proposta di legge per regolamentare la vendita di armi italiane nel mondo. In Parlamento era arrivato all'indomani delle dimissioni dalla Marina allorchè, come comandante del cacciatorpedinere Indomito, aveva rivendicato migliori condizioni di lavoro per i sottufficiali dell'equipaggio. Il controllo politico della produzione ed esportazione di armi, compresi i programmi di riconversione furono, insieme alla democratizzazione delle Forze Armate, le linee guida della lunga militanza civile di Accame, realizzata fornendo alle tematiche della difesa, della sicurezza internazionale e della pace un prezioso patrimonio di passione e competenza.

M.S.
F.B.